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METAMORFOSI: LA TRASFORMAZIONE NEL PROCESSO FORMATIVO

  • Immagine del redattore: Antonietta De Crescenzo
    Antonietta De Crescenzo
  • 11 nov 2023
  • Tempo di lettura: 2 min


La metamorfosi in natura rappresenta un fenomeno in cui piante, animali e persino cellule attraversano costanti mutazioni, manifestandosi sia in nuove dimensioni visive che in modifiche microscopiche. Questo concetto, derivato dal mito greco, si estende fino alle moderne tecnologie dell'intelligenza artificiale, dall'autodeterminazione all'evoluzione del design generativo, in cui progetti ottimali emergono autonomamente da insiemi di requisiti codificati da algoritmi.


Da informazioni apparentemente disconnesse è possibile costruire nuove strutture formali, conducenti a processi notevolmente evoluti. Nell'ambito educativo, questa prospettiva trasforma la scuola in uno "spazio mentale attrezzato", un laboratorio/palestra che impone un approccio mentale e un modo di interagire con la realtà per comprenderla o modificarla. Questo concetto di laboratorio è inteso in senso estensivo, rappresentando qualsiasi spazio, fisico, operativo o concettuale, adattato ed equipaggiato per specifiche attività formative.


Ogni disciplina può essere insegnata con metodologie diverse, e i laboratori mentali o fisici devono costantemente svolgere un'azione formativa concentrata sul concetto di una scena teatrale, in cui ogni studente rappresenta un ruolo proprio, come su un palcoscenico. Ogni lezione, quindi, deve essere concepita come un'opera teatrale, dove ciascuno ha un punto di vista unico, avviando così diversi processi formativi.


La costruzione del gruppo classe è un processo complesso che richiede diverse strategie pedagogiche e la considerazione delle molteplici esigenze degli studenti. L'obiettivo primario è creare un ambiente positivo, favorire un clima di accoglienza e reciproco rispetto attraverso l'ascolto attivo che fa sentire ogni studente "capito".


Inoltre, è essenziale promuovere la partecipazione attiva degli studenti tramite attività didattiche che permettano loro di esprimere le proprie idee. I docenti possono adottare metodologie inclusive, come la Flipped Classroom. Questo approccio prevede un'inversione nell'organizzazione delle attività didattiche tradizionali. Gli studenti studiano i contenuti teorici a casa attraverso materiali multimediali, mentre in classe si applicano i concetti appresi tramite lavoro di gruppo, risoluzione dei problemi e discussione approfondita.


L'adozione della Flipped Classroom può avere impatti positivi sul clima in classe, permettendo la creazione di un ambiente collaborativo e inclusivo, basato sulla partecipazione attiva degli studenti e sulla personalizzazione dell'apprendimento. In particolare, contribuisce a promuovere:


1. Autonomia degli studenti: stimolando un processo metacognitivo che favorisce l'apprendimento e l'organizzazione individuale del lavoro.

2. Personalizzazione dell'apprendimento: adattando l'insegnamento alle esigenze degli studenti, offrendo la flessibilità di studiare a casa e concentrarsi in classe sull'applicazione pratica.

3. Inclusione: consentendo agli insegnanti di dedicare più attenzione ai singoli studenti, rispondendo alle loro esigenze e adottando strategie inclusive.

4. Collaborazione: organizzando attività di lavoro di gruppo per la condivisione di idee, esperienze e promuovendo responsabilità collettiva.

5. Creatività e Curiosità: sfruttando contenuti interattivi, più aderenti ai diversi stili di apprendimento di ciascun studente, consentendo approfondimenti secondo ritmi e metodi personali.





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